
COME FUNZIONANO I MEDIA, il dissenso!
immagine di repertorio presa de Èlite Film-TV serie spagnola.
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IL MIO DISSENSO AL RIGUARDO... è pericoloso fare apparire il tutt'uno, differenziamo, il pericolo è che poi non si ha più la capacità di distinguere “si rischia di mettere al rogo chi è a favore della libertà d'espressione e dei diritti umani”. La mia considerazione personale è, che i media operano in direzione dei propri scopi e mete. Se erano corrotti lo saranno anche oggi, salvo fatto che cambino i vertici “anche qui è necessario distinguere, è sufficiente che ci siano vertici in una casa editrice che abbia scopi malvagi per proseguire contro i diritti umani e la libertà di espressione, mascherando le proprie responsabilità riguardo i soggetti utilizzati attraverso dei Via, legali. Si crea il presupposto per un DPCM e poi si segue la linea in essa indicata, così che i media ne vadano effetto”, questi sono coloro che seguono una linea, “fuori etica, senza scrupoli”, ma non sono tutti così, è opportuno distinguere.
Precisando e, con fermezza, che da 23 anni, come editore del network LSNN, “noi ci siamo sin dal giugno del 1999” istante in cui come individuo ho deciso e ho aperto l'attività editoriale con scopi e mete, “creative e di divulgazione a favore della vita”, ben diverse dai media classici, che sono passati dalla carta stampata al digitale dopo 5 anni dalla nascita di @LSNN .
#LSNN è sempre stata favore della creatività, dell'arte, della libertà di espressione e, non ha mai fatto uso o richiesto alcun finanziamento, mai !!! Motivo che ha fatto di noi una entità non ricattabile “ci hanno provato con mezzi meschini ma hanno fallito nei propri intenti più e più volte”
Quindi non macchiamo la categoria solo perché alcuni fanno il gioco sporco. D'altronde chi non crea non ha la capacità di distinguere come per chi crea, che conosce in modo perfetto tutto ciò che ha fatto, com'è nel caso specifico di LSNN, che ha creato le linee guida digitali, quando nulla ancora esisteva nel mondo web. Nottate passate a parlare con gli ingegneri di Google “America”, interessata a tutti i nostri successi e alle nostre linee guida.
Conosco bene la storia del digitale, l'ho vissuta interamente “grazie alla mia grande esperienza in ambito tecnologico”, ci sono e ci siamo passati attraverso, operando 15/20 ore al giorno.
Era il periodo in cui eravamo pochi, belli e affiatati. L'Italia era diventata una fucina formata da creativi. Nascevano gli accordi di collaborazione “e che bei accordi, tutti in corsa verso un futuro condiviso”
Poi piano piano come birilli, sono state tirate giù tutte le attività, quelle creative che potevano veramente cambiare la storia dell'editoria in Italia. Virgilio ne è un esempio, era un progetto immenso che poi è stato totalmente smantellato, idem per MP3 Italia e altre attività editoriali. Schiacciati da forze “ignote”, che hanno creato non pochi problemi a chi non si adeguava o meglio ancora chi creava veramente.
LSNN ha tenuto duro, pur di non mollare, cambiando città e regioni, lavorando sodo sullo sviluppo pur di dare spazio agli autori e all'informazione, quella bella, quella che si è distinta in quanto dalla parte dei diritti umani, della creatività.
Come LSNN abbiamo operato a favore delle famiglie che hanno lottato per non mandare i propri figli nella direzione dei vaccini “non dimentichiamo che oggi stiamo vivendo ciò che tra il 2015 e il 2019 stavano già imponendo.
Bambini 0-6 anni vaccinati o niente asilo, il massacro era già li, in quel periodo che poi, hanno esteso ai Sanitari e poi è scoppiata questa pseudo-pandemia in quel di Bergamo, con i primi vaccinati morti, che hanno creato terrore mediatico e di seguito il lockdown"
Dissento dalla citazione pubblicato da Martina Pastorelli, il 20 feb (da N. Chomsky, "La fabbrica del consenso").
Nulla su ciò che sta pubblicando, e non è diretta a lei l'osservazione, ma è opportuno fare attenzione quando si pubblica una citazione che tocca un area professionale così ampia. Si sa che si sta agendo con altri esseri umani.
Penso che sia opportuno riportare dati che possano dare maggior chiarezza e punti stabili da cui partire o proseguire.
Il mio commento al riguardo su COME FUNZIONANO I MEDIA
- 1 dissento:
I media nazionali per loro natura hanno come obiettivo, e servono, l'opinione delle élite.
- 2 Alcuni media nazionali che prendono soldini e finanziamenti diretti, servono da contratto l'opinione delle élite, ma a dire il vero dietro ci sono i giornalisti che si limitano nel seguire la linea editoriale. Il bersaglio è la linea manageriale che ha potere di scelta e impone gli obiettivi da perseguire.
Nei media, coloro che non mostrano di condividere i valori e i punti di vista richiesti saranno considerati "irresponsabili", "ideologici o comunque devianti e tenderanno a esserne esclusi.
- 3 è questione di etica, scopi e mete.
Le eccezioni non mancano ma il modello è pervasivo e accettato. Coloro che si adattano sono liberi di esprimersi senza dover sottostare a un rigido controllo manageriale e potranno correttamente asserire di non subire alcuna pressione al conformismo.
- 4 Stiamo osservando che di fatto è una percentuale specifica è opportuno raccogliere dati e indicarne le fonti per dare la corretta informazione.
Molti giornalisti sono perfettamente informati di come funziona il sistema e utilizzano occasionali aperture per offrire informazioni e analisi che in qualche misura si scostano dall'opinione delle élite, plasmandole però, per farle rientrare nei requisiti normativi vigenti.
- 5 Usare una generalizzazione è #disinformativo, scrivere Molti giornalisti, è scorretto, è opportuno citare fonti e nomi di chi è informato, in modo che possa essere utile per coloro che cercano risposte. L'uso persuasivo e il contraddittorio è normale in una linea editoriale, in quanto, il giornalista riporta solo fatti accaduti, data, luogo e fonti corrette. La linea editoriale ne decide il corso.
Ma questo livello di consapevolezza critica non è la regola. La regola è rappresentata dalla convinzione che a prevalere sia la libertà; cosa vera, peraltro, per coloro che hanno interiorizzato i valori e punti di vista richiesti.
- 6 Vero! questo livello di consapevolezza critica non è la regola. La «convinzione» di cui il significato è «Ferma certezza morale o intellettuale (spec. se acquisita superando dubbie ragioni contrastanti)» prevale “ottiene una posizione superiore, di maggior consapevolezza in direzione ” della libertà; uno stipendio per quanto importante, quando c'è ma tuttavia, viene meno la salute, porta l'individuo che ne è effetto, a porsi domande.
È bene proseguire nella direzione della libertà d'espressione e sempre in direzione dei diritti umani. Se questi valori vengono meno, l'unica cosa da fare, è quella di sensibilizzare il governo “soggetto che pur non essendo stato citato è sottinteso”, fino al punto in cui lo si porterà alla ragione, con dati e osservazione o cambio dei vertici, come dovrebbe accadere in una casa editrice, se questa va in direzione della disinformazione.
firmato Silvia. M. Carrassi
Grande rispetto per #Chomsky di cui riporto il link del suo blog, ma è per me importante esprimere il mio pensiero riguardo all'uso generalizzato di alcuni termini che reputo pericolosi se usati nel modo non corretto. usandculture.wordp...ello-di-propaganda/