
Il Consiglio approva il suo mandato per i negoziati sulla non accettazione dei documenti di viaggio russi rilasciati in Ucraina e Georgia
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Gli ambasciatori presso l'UE hanno concordato oggi un mandato per i negoziati con il Parlamento europeo su una decisione relativa alla non accettazione dei documenti di viaggio russi rilasciati in Ucraina e Georgia.
Tale decisione è una risposta all'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina e alla prassi russa di rilasciare passaporti internazionali russi ai residenti delle regioni occupate.
Fa inoltre seguito alla decisione unilaterale della Russia di riconoscere l'indipendenza dei territori georgiani dell'Abkhazia e dell'Ossezia meridionale nel 2008.
I documenti di viaggio russi rilasciati nelle regioni dell'Ucraina occupate dalla Russia o nei territori separatisti della Georgia, o a persone ivi residenti, non saranno accettati come documenti di viaggio validi ai fini del rilascio di un visto o dell'attraversamento delle frontiere dello spazio Schengen.
Con la sua annessione illegale delle regioni ucraine, la Russia ha dimostrato ancora una volta la sua palese inosservanza dell'ordine internazionale basato su regole.Non riconosceremo mai la violazione dei diritti fondamentali dell'Ucraina e della Georgia all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale.
L'UE è unita ai due paesi e alla loro popolazione e si mantiene con determinazione al loro fianco.Vít Rakušan, ministro dell'Interno della Repubblica ceca
I documenti di viaggio russi rilasciati in queste regioni sono già considerati come non riconosciuti dagli Stati membri dell'UE o sono in procinto di esserlo.
La suddetta decisione mira a definire un approccio comune, a garantire il corretto funzionamento della politica comune dei visti e della politica sui controlli alle frontiere esterne nonché a salvaguardare la sicurezza degli Stati membri dell'UE.
Prossime tappe
Sulla base di questo mandato, la presidenza è pronta ad avviare le discussioni con il Parlamento europeo.
Contesto
Sin dall'annessione illegale della penisola di Crimea nel marzo 2014, la Russia ha rilasciato passaporti internazionali russi ai residenti della Crimea.
Tale prassi è stata estesa alle zone non controllate dal governo di Donetsk e Luhansk nell'aprile 2019, e in seguito alle regioni occupate di Kherson e Zaporizhzhia nel luglio 2022.
Il rilascio sistematico di passaporti russi nelle suddette regioni occupate costituisce un'ulteriore violazione del diritto internazionale e dell'integrità territoriale, della sovranità e dell'indipendenza dell'Ucraina.
L'UE ha ripetutamente condannato con la massima fermezza le azioni militari della Russia in Ucraina e ha espresso totale solidarietà alla popolazione ucraina.
Gli Stati membri dell'UE hanno respinto fermamente e condannato inequivocabilmente l'annessione illegale da parte della Russia delle regioni e dei territori dell'Ucraina, nonché il riconoscimento dell'indipendenza dei territori georgiani dell'Abkhazia e dell'Ossezia meridionale da parte della Russia.
Una serie di sanzioni individuali ed economiche è stata introdotta in risposta all'annessione della Crimea da parte della Russia e ai più recenti sviluppi nella guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina.
L'UE ha inoltre totalmente sospeso l'accordo di facilitazione del rilascio dei visti tra UE e Russia.









