
Triennale Milano ha celebrato gli ottant’anni di Oliviero Toscani
Omaggio a Oliviero Toscani del 4 marzo e 5 marzo 2022
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Triennale Milano ha celebrato gli ottant’anni di Oliviero Toscani, uno dei più importanti fotografi a livello internazionale, attraverso due giornate di incontri.
Venerdì 4 marzo 2022 alle ore 18.30 si è tenuto un omaggio a Oliviero Toscani che, con Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Giovanna Calvenzi, Presidente del Museo di Fotografia Contemporanea, e una serie di altri ospiti, ha ripercoso la vita e carriera del fotografo, a partire dal libro Oliviero Toscani. «Ne ho fatte di tutti i colori. Vita e fortuna di un situazionista» , edito da La Nave di Teseo. È stato proiettato durante l'incontro il documentario Oliviero Toscani. “Chi mi ama mi segua”, con la regia di Fabrizio Spucches e la collaborazione di I Wonder Pictures.
Sabato 5 marzo alle ore 15.00 si è svolta una "maratona" di contributi e omaggi di figure del mondo dell’arte, della cultura, dell'imprenditoria, del giornalismo e della moda che, attraverso una pluralità di voci e punti di vista, ha restituito la complessità del lavoro e della poetica di Toscani.
Gli intervenuti: Marina Abramović, Settimio Benedusi, Stefano Boeri, Marco Boglione, Achille Bonito Oliva, Gisella Borioli, Paolo Crepet, Domenico De Masi, Oscar Farinetti, Peter Knapp, Gad Lerner, Micaela Sessa, Carla Sozzani e molti altri ospiti.
Dichiara Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano: “Siamo felici di festeggiare in Triennale gli ottant’anni di Oliviero Toscani; un ‘ragazzo terribile’, inventore geniale di immagini che hanno fatto la storia della comunicazione contemporanea, a volte scardinandone i clichés e sovvertendo i pregiudizi della pubblica opinione. Intrecciando la sua vita con i protagonisti più coraggiosi della cultura internazionale”.
Nel documentario Oliviero Toscani. Chi mi ama mi segua Toscani racconta se stesso e fornisce retroscena inediti della sua vita privata e lavorativa. Il lungometraggio, della durata di 90 minuti, affronta una libera rappresentazione di pensieri e immagini appartenenti a età diverse della stessa persona. Un viaggio nel tempo senza tempo, attraverso fotografie di archivio e aneddoti, famiglia e amori, interviste e scoop, pubblicità e backstage, provocazioni e critiche, personaggi e fatti che hanno influenzato e alimentato la vita ed i sogni di Toscani. L’intervista inedita, caratterizzata dal primo piano in bianco e nero e che maggiormente si manifesta come voce narrante durante l’intero documentario, funge da elemento cardine intorno al quale vengono minuziosamente cuciti gli elementi d’archivio rinvenuti: talvolta introduce una serie di immagini e altre volte vecchie interviste, il tutto legato in un unico discorso. Cominciando il viaggio con una chiara descrizione dell’infanzia e della famiglia, nella quale il padre ha giocato un ruolo fondamentale, si arriva presto al mondo e all’immaginario di Toscani. Per mezzo di una chiara trattazione che introduce quelle che son state le prime esperienze che lo hanno introdotto al mondo professionale. La narrazione si focalizza poi sulle case di moda con le quali ha collaborato: i vari reportage diventano il mezzo tramite il quale egli descrive le sfide e sperimentazioni fotografiche che lo hanno portato sempre di più a definire la sua cifra stilistica e soprattutto il concetto di immagine pubblicitaria, supporto e veicolo di un messaggio politico in senso etimologico, e ciò connesso con i motivi o le vicende della vita pubblica.
comunicato rivisto dalla redazione LSNN
Le immagini che seguono sono coperte da copyright @oliviero.toscani
Prete e suora – 1991 Il bacio tra prete e suora ha bisogno di pochissime spiegazioni, è una delle foto più note Oliviero Toscani. Questa immagine ha generato denunce e censure da parte di chi non accettava l’amore universale, ma riteneva imprescindibile la distinzione tra amor sacro e amor profano.
Donne bendate – 2005 L’ossessione del corpo, la rincorsa della giovinezza. Un gruppo di donne fasciate proprio nei punti dove si fa più ricorso alla chirurgia estetica, che stravolge il corpo umano celandolo.
Lupo e Agnello – 1990 Oliviero Toscani gioca spesso sul ribaltamento degli stereotipi ed ecco allora un agnello diventare nero e un lupo diventare bianco.
Jesus Jeans – 1973 Oliviero Toscani realizza una campagna per Jesus Jeans in cui nel connubio slogan-immagine c’è l’intenzione di schernire il tabù religioso, dogmatico e antico che il denim ha l’obbligo di combattere. Parte immediatamente un’operazione di condanna e la magistratura ordina la rimozione dei manifesti. Solo Pier Paolo Pasolini sulla prima pagina del Corriere della Sera si schiera a favore e ne prende le difese.
Lou Reed – 1974 Oliviero Toscani frequenta i locali più all’avanguardia di New York, tra cui Max’s Kansas City, punto d’incontro storico per musicisti, poeti, artisti tra gli anni Sessanta e Settanta. Qui conosce Lou Reed, e gli fa una serie di ritratti. Successivamente saranno utilizzati da RCA per la copertina del disco Lou Reed Live.